certificato medico non agonistico

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Le attività sportive si suddividono per legge in tre categorie: attività sportiva agonistica, attività sportiva non agonistica e attività ludico-motoria o amatoriale.

Per attività ludico-motoria amatoriale si intende quella praticata da soggetti non tesserati con le Federazioni sportive nazionali o con gli Enti di promozione sportiva, finalizzata al raggiungimento e al mantenimento del benessere psico-fisico della persona, senza scopi competitivi.

Se invece le attività fisiche sono praticate da soggetti tesserati con le Federazioni sportive nazionali o con gli Enti di promozione sportiva, allora si ricade nell'attività sportiva vera e propria, che può essere di tipo agonistico o non agonistico a seconda dell'impegno psico-fisico richiesto e alle finalità dello svolgimento.

Il certificato medico non agonistico è obbligatorio per legge per le attività sportive non agonistiche, comprese quelle organizzate dalle scuole in orario scolastico (ad esempio i giochi sportivi studenteschi) o al di fuori.

La legge invece non prevede più la necessità del certificato medico sportivo non agonistico per svolgere attività ludico motorie, tuttavia, alcune strutture come club, centri fitness e piscine lo richiedono per motivi assicurativi o per tutelarsi in caso di eventuale infortunio dell’iscritto.

Il certificato medico sportivo non agonistico, detto anche certificato di sana e robusta costituzione, è rilasciato a seguito di una visita medico sportiva, in cui lo specialista, ricorrendo a diversi esami medici, attesta l’idoneità alla pratica sportiva del soggetto. La validità del certificato medico non agonistico è di un anno.

Generalmente, la visita per il certificato di idoneità sportiva inizia con la raccolta dell’anamnesi del paziente, al quale lo specialista sottopone una serie di domande sullo stile di vita e sulla storia clinica. Successivamente, il medico procede con l’esame obiettivo del paziente, al quale è richiesto anche di portare un elettrocardiogramma a riposo recentemente eseguito, per permettere allo specialista di valutare in modo più approfondito lo stato di salute dell’apparato cardiocircolatorio. Lo specialista, inoltre, qualora lo ritenga necessario può prescrivere ulteriori esami al paziente prima di rilasciare il certificato medico per l’attività sportiva.

A chi ha superato i 60 anni, dati i più elevati fattori di rischio cardiovascolare, solitamente è richiesto di presentarsi alla visita con un elettrocardiogramma basale refertato.

Per l’attestazione dello stato di buona salute ci si può rivolgere al medico generale o, per i bambini, al pediatra. Naturalmente, è competente al rilascio del certificato anche il medico dello sport, esperto nella valutazione e cura del benessere fisico di chi pratica attività sportiva.