Esame vestibolare a Roma

Se devi fare un esame vestibolare, possiamo aiutarti a trovare e prenotare un bravo specialista a Roma particolarmente esperto in questa tipologia di procedura diagnostica.
L’esame audiovestibolare o esame cocleo vestibolare è un test diagnostico volto all’individuazione di disturbi o patologie che colpiscono l’apparato vestibolare (vestibolo e labirinto dell’orecchio), ossia dei recettori e dei nervi preposti alla percezione del movimento e dell'equilibrio spaziale del nostro corpo.  
Dunque, l’esame otovestibolare, è un test dell’equilibrio, effettuato in particolare per la diagnosi delle patologie otoneurologiche come labirintiti, sindrome di Meniere, acufeni, ipoacusie, vertigini (parossistiche benigne, posizionali, presincopali, cervicali, periferiche, centrali, visive), otoliti, oltre che per determinare l'origine di alcune tipologie di sordità.
Tra le patologie correlate all’apparato vestibolare vi sono anche: infiammazioni dell’orecchio (otiti, neurite o neuronite vestibolare), ronzii dell’orecchio, ipoacusia (neurosensoriale, percettiva, bilaterale), iperacusia, otosclerosi, accumulo di catarro nelle orecchie.
Vediamo quindi come si fa l’esame vestibolare? L’esame, eseguito generalmente nel corso di una visita otorinolaringoiatrica, ha una durata di circa 30 minuti e consiste in una serie di test che permettono di valutare la funzionalità dei labirinti dell’orecchio.
Durante la visita vestibolare, lo specialista verificata l’integrità della membrana del timpano mediante l’otoscopio, fa indossare gli occhiali di Bartels o Frenzel al paziente, per valutare la coordinazione del movimento oculare, e successivamente inietta in uno dei condotti uditivi del liquido.
Viene quindi chiesto al paziente di muovere la testa in diverse direzioni, poiché in condizioni normali si dovrebbe notare un movimento ritmico involontario (nistagmo) verso il lato opposto a quello dove è stato iniettato il liquido. Questa fase iniziale dell’analisi diagnostica è denominata esame otoneurologico. 
Le ulteriori prove eseguite durante gli esami vestibolari sono selezionate dallo specialista in base ai sintomi riportati e alle problematiche riscontrate nel paziente, queste si suddividono in prove vestibolari spontanee (prova di Romberg, la prova della marcia, l’esame vestibolare 'bedside') e prove vestibolari caloriche, che consistono in una stimolazione termica provocata dall’introduzione di acqua a temperature diverse nelle orecchie del paziente.
Le prove non sono dolorose ma solitamente generano fastidi come vertigini e senso di nausea, che scompaiono però in pochi minuti.
Dati questi effetti collaterali, non si dovrebbe mangiare o bere nelle due ore precedenti all’esame e il paziente dovrebbe presentarsi accompagnato da qualcuno. Inoltre, poiché i farmaci possono interferire con i risultati delle prove, si dovrebbe avvisare lo specialista della loro assunzione.
Per sottoporsi ad un esame vestibolare ci si deve rivolgere ad esperti nella diagnosi e trattamento di disturbi e patologie che interessano l’apparato uditivo, quindi gli specialisti più indicati sono l’otorinolaringoiatra, l’audiologo ed il foniatra.