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La lombosciatalgia o sciatalgia o “sciatica” è l’infiammazione del nervo sciatico determinata da una sua lesione o compressione.
Questo processo infiammatorio è caratterizzato da una sintomatologia dolorosa che si irradia dalla schiena fino ai glutei e, talora, anche fino alle gambe.La “sciatica” può comparire improvvisamente e in maniera intensa in seguito a movimenti bruschi oppure può presentarsi in maniera graduale.
Qualora questa patologia non scompaia spontaneamente, è necessario rivolgersi a figure professionali sanitarie.
La “sciatica” è un disturbo molto comune nelle ultime settimane di gravidanza, soprattutto nel caso in cui la gestante abbia preso numerosi chili.
L’ingrossamento dell’utero e l’aumento del peso corporeo determinano una variazione della postura del tronco e del bacino da cui può derivare una stimolazione irritativa a carico del nervo sciatico che finisce, in tal modo, con l’infiammarsi.
Per “sciatica falsa o mozza”, si intende l’infiammazione unilaterale o bilaterale delle articolazioni sacroiliache (sacro-ileite). Non si tratta di una vera e propria sciatalgia, in quanto la sintomatologia dolorosa interessa la regione glutea e l’area posteriore delle cosce.
La causa della “sciatica” non è univoca, ma può essere determinata da svariate circostanze. Spesso e volentieri, essa può esordire per ragioni legate all’alterazione della funzionalità del corpo come l’abitudine ad eseguire movimenti che sovraccaricano la zona lombare e sacrale, da sforzi intensi ripetuti o da traumi oppure da imbrigliamenti in muscoli o in regioni durante il suo decorso (sindrome piriforme).
In altri casi, le cause sono anatomiche e a determinare l’infiammazione del nervo sciatico, possono concorrere l’ernia del disco, la stenosi del canale midollare spinale dorso-lombare e lombare, la spondilolistesi con spondilolisi. La sciatalgia può essere determinata anche da un trauma distorsivo-contusivo diretto, subito nella regione lombare o pelvica che si riflette sulle emergenze delle radici spinali del plesso lombo-sacrale.
Va detto infine che la “sciatica”, oltre che a causa dei fattori nominati in precedenza, può anche manifestarsi in seguito al mutamento delle condizioni atmosferiche: si pensi, ad esempio, a un repentino passaggio al caldo o al freddo e alla conseguente variazione di pressione atmosferica.
Oltre al dolore circoscritto in una precisa zona della gamba (es. polpaccio, natica, coscia o ginocchio) o al dolore irradiato dalla zona lombare al piede, il quadro clinico determinato dalla lombosciatalgia può essere associato anche per una serie di sintomi secondari, come i seguenti:
Una corretta diagnosi è fondamentale quando si soffre di problematiche legate alla colonna vertebrale, in alcuni casi infatti il dolore sciatalgico può essere confuso con i sintomi di altre patologie.
La cura migliore dipende dalla causa che ha determinato l’infiammazione. Per questo è fondamentale recarsi dal proprio medico, che, in accordo con altre figure specialistiche, valuterà la situazione clinica e stabilirà il percorso il terapeutico da seguire.
In linea generale, a seconda dei casi, il medico consiglierà di assumere degli analgesici (anche naturali) e/o seguire un programma di ginnastica riabilitativa se il dolore non è particolarmente intenso e la situazione clinica non è grave.
Come curare l’infiammazione del nervo sciatico?
Di solito i piani riabilitativi per la “sciatica” prevedono che il paziente si sottoponga a terapie farmacologiche ad hoc e/o che si effettui un percorso di fisioterapia mirato a correggere le cattive abitudini posturali e a risolvere l’infiammazione.
Per ridurre la sintomatologia dolorosa della “sciatica” vengono solitamente somministrati farmaci antinfiammatori in combinazione con i miorilassanti. Solo per le forme più acute, invece, può verificarsi il ricorso ai narcotici, agli antidepressivi triciclici e agli anticonvulsivanti. Queste ultime due tipologie di farmaci, lo ricordiamo, stimolano la produzione da parte del cervello di endorfine, ovvero delle sostanze chimiche che svolgono un’azione analgesica.
Per ridurre la sintomatologia dolorosa e ridurre l’infiammazione è possibile ricorrere anche a una serie di terapie come le seguenti:
Inoltre è anche possibile servirsi di efficaci antidolorifici naturali, come l’arnica e l’artiglio del diavolo. Essi vanno applicati sull’area dolente con un delicato massaggio.
Gli specialisti cui rivolgersi per curare la sciatica sono i seguenti:
Se si volesse aderire ad un programma di medicina alternativa, nei casi in cui il quadro clinico è meno grave, le figure a cui rivolgersi sono:
Per la prevenzione della “sciatica” è opportuno osservare alcune semplici regole:
Lo Spettabile Dott. Vincenzo Ferrara, Fisioterapista prenotabile sul nostro portale, ha risposto alla nostra richiesta di un suo commento su questa patologia con un approfondimento sul trattamento della stessa:
“Per prima cosa è fondamentale farsi visitare da un medico per valutare adeguatamente il quadro clinico di cui si è sofferenti. Un’infiammazione sciatica può essere un campanello d’allarme di altre patologie anche molto serie, a carico del sistema nervoso, dei visceri addominali e dell’apparato muscolo scheletrico.
Una volta che il medico ha posto la diagnosi, è bene seguire una terapia gestita da professionisti sanitari specializzati nella cura delle patologie della colonna vertebrale, meglio se con certificazioni post laurea in spinal-manipulation o osteopatia.”
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