Descrizione
L'oculistica (dal greco ophthalmòs, occhio e logos, trattato), o oftalmologia o oftalmoiatria, si occupa dell’occhio e della vista a 360°: comprende la misurazione della vista, la prevenzione, la diagnosi, la terapia delle patologie oculari e degli annessi, la correzione di difetti visivi e la chirurgia oculare.
Un po' di storia
L'oculistica è una delle branche più antiche della medicina: già il Codice di Hammurabi, 3600 anni fa, promulgò delle regolamentazioni per il medico che eseguiva operazioni agli occhi, mentre i primi studi approfonditi sull’anatomia dell’occhio risalgono all’epoca ellenistica, grazie ad Erofilo di Calcedonia. Fino al XVIII secolo l'anatomia e la modalità di funzionamento dell'occhio restarono poco chiare, ma con la scoperta del microscopio si acquisirono man mano maggiori conoscenze sull’occhio e i suoi annessi. Bisogna tuttavia attendere il XIX secolo prima che l’oculistica diventi una branca autonoma, slegata dalla chirurgia: nel 1800 fu coniato il termine oftalmologia, e nel 1815 venne inaugurato, presso l’Università di Napoli, il primo reparto di Clinica Oculistica (Clinica Reale di Oftalmiatria). I progressi più significativi nel campo della diagnosi furono l'invenzione dell'oftalmoscopio da parte di Hermann von Helmholtz nel 1851 e del perimetro da parte di Richard Förster. Albrecht von Graefe fu invece il pioniere dell’oculistica moderna, inventando la metodica di estrazione della cataratta, insieme a Eduard Zirm che eseguì il primo trapianto di cornea nel 1906.
Attualmente disponiamo dei processi più innovativi e delle metodiche più moderne per diagnosticare e trattare i disturbi oculari: costituiscono un esempio l’esame del campo visivo e l’analisi delle fibre del nervo ottico nell’ambito della diagnosi del glaucoma, che prevedono l’uso di metodiche computerizzate di alta precisione (GDX, OCT, HRT); oppure l’utilizzo di tecnologie laser d’avanguardia per la correzione di tutti i tipi di difetti visivi (ipermetropia, astigmatismo, miopia, presbiopia). Specialmente l'esame della retina, che rappresenta l'elemento neuro-sensoriale fondamentale dell'organo visivo, ha compiuto progressi notevoli (per esempio con l’invenzione della tomografia a coerenza ottica).
Percorso di formazione
Il medico oculista, dopo il conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia e la Specializzazione in Oftalmologia, è colui che si occupa di eseguire ed interpretare tutti gli esami diagnostici, di effettuare interventi di chirurgia dell’occhio e degli annessi, di trattare disturbi oculomotori e ipovisione. Tuttavia sempre più spesso accade che l’oculista decida di specializzarsi in un aspetto particolare dell’oftalmologia, anche considerando il gran numero di patologie del sistema visivo: oftalmologia pediatrica, chirurgia palpebrale, strabismo, uveiti, neuro-oftalmologia, ecc.
Associazioni di settore
La Società Italiana di Oftalmologia (SOI), l’Association for Research in Vision and Ophthalmology (ARVO) e l’American Academy of Ophthalmology (AAO) sono alcune delle principali associazioni che raccolgono gli Specialisti del settore.
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